Ciao a tutti cari lettori! :)
Spesso parlando con persone che conosco da poco tempo, mi viene posta sempre la stessa domanda "Come e perchè hai iniziato a viaggiare?" oppure, "Da dove è nata questa tua passione?" e spesso ci sarebbero così tante cose da dire che oggi, ho deciso di condividere con voi in questo nuovo post.
Jacksonville Beach, Florida (2013)
In realtà, il mio essere nomade e sempre in giro per il mondo parte da quando non ero ancora nata. Mia mamma è sempre stata un'amante dei viaggi ed ha sempre creduto nell'importanza di viaggiare e dunque, sin da quando ero nel pancione di mamma, viaggiavo.
Non erano viaggi molto lunghi, a dire il vero, principalmente si trattava della tratta Milano-Catania o Catania-Milano con Alitalia. Con il passare degli anni, quando iniziavo ad essere un po' più grande, mia mamma ha preso la decisione di viaggiare con me almeno una volta all'anno alla scoperta di nuove città europee e non.
Io credo che tutto sia partito da lì. Preparare il mio zainetto, la mia valigia per andare in una città nuova mi emozionava. Sin da bambina, ero incuriosita da tutto ciò che era diverso e lontano da me. Questa è una delle ragioni per cui tutti i bambini dovrebbero viaggiare, a mio parere.
Tra i tanti viaggi con mia mamma, ne ricordo uno che credo sia stato indispensabile per far avvenire nella mia vita una grande svolta. Avevo dodici anni ed io e mamma ci siamo avventurate per l'Inghilterra. Una volta arrivate a Londra, mi resi conto di quanto il mondo fosse grande, quasi immenso. Mi rendevo conto che la realtà non era quella che stavo vivendo. No, non potevo fermarmi unicamente alla realtà del paese in cui vivevo. Per le strade di quell'immensa città, vedevo persone di tutti i tipi, vedevo quanto l'apertura mentale potesse vincere su tutto in una città così grande, dinamica e piena di diversità.
Quel viaggio di due settimane mi insegnò tanto e da lì dissi a me stessa che una volta iniziato il liceo, sarei partita per un anno o sei mesi all'estero. I primi anni di liceo passavano in fretta ed io non vedevo l'ora di avere l'età giusta per poter fare un'esperienza più lunga all'estero. Non stavo più nella pelle.
Così, circa quattro anni fa, una volta terminato il secondo anno di liceo, decisi di fare le mie prime esperienze all'estero da sola. Volevo partire, volevo andare lontano. Avevo voglia di aprire i miei orizzonti più di quanto non avessi mai fatto. Desideravo scoprire il continente americano, principalmente il sud : l'Argentina, il Cile, il Costa Rica, ma alla fine come sempre la vita ha qualcos'altro da riservarti. Quell'estate, infatti, partii per un mese, ospite da una famiglia ospitante. Direzione : America. Ma non si trattava della parte d'America in cui sognavo di andare, bensì la mia destinazione sarebbero stati gli Stati Uniti.
Così il primo luglio del 2013 partii da Milano per New York e da lì poi, per Orlando (Florida). Un volo di ben 16 ore. Dire che quell'esperienza mi ha segnato è dir poco. E' stato il momento in cui concretizzai tutto ciò che avevo provato, vissuto e sperimentato a Londra. Questa volta, però, i protagonisti non erano i passanti che vedevo per le strade della capitale inglese, bensì io : una ragazza di soli quindici anni che voleva scoprire il mondo.
Jacksonville, Florida.
Sempre quell'estate, avevo vinto una borsa di studio per partire per due settimane a Parigi e così pochi giorni dopo essere tornata dalla Florida, partii per quella nuova esperienza francese.
. In realtà, mi sentivo già diversa. La Florida, in così poco tempo, mi aveva cambiata.
Ero una persona nuova : una persona molto più socievole ed aperta.
Così ad agosto, partii per la Francia per due settimane. Quella Francia che mi ha regalato persone bellissime che tutt'ora rimangono presenti nella mia vita.
In realtà, non riuscivo a capire come tutto ciò stesse succedendo nella mia vita. Da un lato, mi sentivo in un film, incredula di vivere tutte quelle magnifiche esperienze, dall'altro invece, non pensavo che quella vita potessi viverla proprio io ed ogni giorno, prima di andare a dormire mi ripetevo quanto fossi fortunata.
Nel frattempo, il terzo anno di liceo iniziava ed io ero estremamente contenta perchè si trattava dell'anno in cui potevo mandare finalmente richiesta per fare un anno o un semestre all'estero. Tra ottobre e novembre, cominciai a mobilitarmi, a fare test su test, fino a quando un giorno di fine novembre, mi arrivò un'e-mail inaspettata che mi diceva che avevo vinto una borsa di studio.
Ci avevo sperato per anni e finalmente il sogno di fare un'esperienza così lunga all'estero si stava per realizzare.
Apro l'e-mail e c'erano scritte testuali parole :"Giulia, complimenti, Sei risultata vincitrice per un quadrimestre in Irlanda, nella contea di Cork."
Ero felice e non potevo crederci ancora. Avevo provato a vincere tante borse di studio, ma molte non ero riuscita a prenderle, e invece un giorno inaspettato arriva quell'e-mail che sarebbe stata solo l'inizio di una delle esperienze più belle della mia vita.
La partenza era prevista per il 28 agosto. Di mesi di attesa ce n'erano e anche parecchi. Così, iniziai a vivere il quarto anno di liceo proiettata su quella nuova esperienza che ero sicura mi avrebbe cambiato la vita. Nel frattempo, a febbraio, decisi che quell'estate, prima dell'Irlanda, sarei partita per due settimane a New York e Boston, per fare nuovamente un'altra vacanza studio.
Giugno finalmente era arrivato e questo significava che io sarei partita finalmente per New York e Boston.
Empire State Building, New York (2014)
Più viaggiavo e più mi rendevo conto che stavo facendo la cosa giusta. Era quello che quella bambina di cinque anni, alle prese con la valigia più grande di lei, aveva sempre desiderato. Mi sentivo cambiare, crescere e allo stesso tempo, non riuscivo più a fermarmi.
Viaggiare, ormai era diventato normale, era parte di me.
Una volta tornata dalla grande mela, mi aspettava l'Irlanda e con sè, un'esperienza ancora più grande di me. Ricordo ancora, lo stress pre-partenza e le paure che spesso sono quelle che ci impediscono di fare dei salti così grandi. Eppure, mancava così poco. Ero ad un passo dal mio sogno.
Il 28 agosto del 2014, presi così quell'aereo per Dublino. A Roma, incontrai tutti gli altri exchange students che sarebbero partiti con me. Un ricordo che avrò per sempre nella mia mente, è quello in cui tutti noi exchange students in partenza per l'Irlanda ci accampammo al gate H di Fiumicino. Lì iniziarono le presentazioni, il "In che città vai?", "Quanti fratelli ospitanti avrai?", e così via.
Io andavo a Kilworth, nel profondo sud dell'Irlanda. Kilworth è un villaggio di 700 abitanti e la mia scuola (estremamente religiosa e femminile) si trovava a Fermoy, una città a 35 minuti da Cork, seconda città più grande dell'Irlanda.
Dublino con altri exchange students (ottobre 2014).
Uno dei ricordi più belli dell'Irlanda è il momento immortalato in questa foto. Eravamo 11 exchange students appena arrivati a Dublino per il ponte di Halloween. Uno dei ricordi più belli ed indimenticabili.
11 persone che condividevano gli stessi sogni, le stesse emozioni e che stavano vivendo un percorso di crescita unico nel suo genere.
Ricordo ancora le mille storie raccontate davanti ad una Guinness o durante la sera in cui siamo rimasti fuori dalla nostra stanza d'ostello.
L'Irlanda è stato il punto in cui ho capito definitivamente che viaggiare per me era tutto. Il momento in cui avevo finalmente appreso l'inglese ed avevo scoperto la bellezza di confrontarsi con persone provenienti da altri luoghi.
Dopo cinque mesi in Irlanda, però era giunta l'ora di tornare e di affrontare il secondo semestre del quarto anno e poi il quinto anno.
Era la prova più dura probabilmente. Sapevo di non poter viaggiare per periodi lunghi,ma sapevo anche che dopo quel frangente di tempo, mi sarei buttata in un'avventura ancora più emozionante.
Tra il quarto e il quinto anno ho continuato a viaggiare : Budapest, Francoforte, sono ritornata in Irlanda, poi a Lisbona, Amsterdam, Praga, Monaco di Baviera, Innsbruck.
Lisbona, Portugal.
Lisbona ha rappresentato il mio primissimo viaggio completamente da sola (senza alcuna agenzia). Sono partita per la bellissima capitale portoghese e ho conosciuto Sara, una ragazza felice, positiva, che mi ha ospitato a casa sua e che tutt'oggi è una mia carissima amica.
E questa è una delle ragioni per cui amo viaggiare.
Grazie a Sara, ho scoperto un paese magnifico, che tutt'ora è uno dei miei paesi europei preferiti in assoluto!
Amsterdam, The Netherlands. (Gennaio 2016)
Tra tutti questi viaggi magnifici, ne ricordo uno che più che un viaggio è stata un'avventura (che tra l'altro è stato proprio un anno fa!). Si tratta proprio del viaggio a Monaco di Baviera con Simone, il mio migliore amico.
Munich. (Maggio 2016)
Monaco ha rappresentato un weekend magnifico. E' stato il momento in cui l'uno per l'altro, ci siamo trasformati non soltanto in migliori amici, bensì in compagni di viaggio e d'avventura. Se ripenso a tutte le situazioni vissute a Monaco, mi sembra ieri. In realtà è passato un anno. Ma forse è proprio questa la cosa bella dei viaggi : il fatto di sentirsi ancora lì, anche se sei tornato da tempo.
Dopo tutte queste tappe e finita la maturità, come già sapete, ho deciso di prendere un gap year, partendo per Valencia per sei mesi.
Dire che sia stata la scelta migliore della mia vita è dir poco. Sapete già quasi tutto su Valencia e non starò qui a dilungarmi troppo.
Valencia mi ha insegnato a sorridere sempre, ad essere sempre gentile con gli altri e a credere sempre di più in me stessa, perchè come vedete, i sogni si avverano. Bisogna solo volerlo e lottare per vederli crescere pian piano.
Durante l'esperienza valenciana, ho avuto modo di visitare altre tre città : Barcellona, Copenaghen e Porto.
Per la seconda volta, ho deciso di partire completamente da sola e andare alla scoperta di Copenaghen. Questa volta non c'era una persona locale che mi guidasse, come nel caso di Lisbona, con Sara, ma ho deciso di farmi guidare da me stessa. Ho preso una mappa, staccato il 3g dal cellulare e mi sono immersa tra le strade di Copenaghen.
In quel momento, mi sono sentita immensamente libera ed indipendente.
Ed è per questo che credo che tutte le donne dovrebbero fare almeno una volta nella loro vita un viaggio da sole.
Imparerete a bastarvi e scoprirete quanto siete indipendenti.
Copenaghen, Denmark. (Settembre 2016)
Infine, il resto della storia lo sapete già.
Adesso mi godo gli ultimi mesi di viaggio che mi rimangono. Di recente, ho fatto un giro in Est Europa con Simone ed è stata un'avventura unica.
Viaggiare mi ha cambiato la vita.
Io non sono più la persona di un tempo, o forse non si tratta più dello stesso io interiore.
Buon viaggio a voi sognatori,
buttatevi come ho fatto io
e sappiate che non è mai troppo tardi per iniziare a vivere la vita che volete e iniziare a viaggiare.