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Sunday, April 23, 2017

7 cose che ho imparato viaggiando!

Ciao a tutti cari lettori! :)
Oggi, finalmente, ritorno con un nuovo post in cui voglio condividere con voi sette cose che ho imparato viaggiando durante gli ultimi anni.
Spero vi piaccia e ovviamente, fatemi sapere sotto con un commento, quali sono le cose che avete appreso voi viaggiando!





1. Chiunque può viaggiare.

La prima cosa che ho appreso durante questi quattro anni viaggiando da sola ed in compagnia è che tutti possono viaggiare. Durante i miei viaggi, ho avuto modo di conoscere persone di tutti i paesi possibili, età e condizione economica che viaggiavano e lo facevano per il puro interesse di viaggiare,crescere e scoprire.
Il viaggio non discrimina nessuno e questa è la prima lezione.


2. Viaggiare non è costoso come si pensa.

Molto spesso conosco gente che non viaggia perchè "viaggiare è costoso". Se prima viaggiare era per i ricchi, oggi è per tutti e ne sono la prova le tantissime compagnie aeree low cost, gli ostelli, gli airbnb e i tantissimi mezzi di trasporto che ormai abbiamo a disposizione.
Chi è che non ha mai acquistato un volo a soli 10 Euro o una notte in ostello a 15? Io si e addirittura ho anche aquistato una notte in un Airbnb a Barcellona a 4,60 Euro.




3. Viaggiare ti fa capire chi sei e cosa vuoi.

Molti non mi crederanno ma un viaggio può cambiarti la vita e può aprirti mille orizzonti mai conosciuti prima. Viaggiare, infatti, ti fa capire chi sei e cosa vuoi più di ogni altra cosa al mondo. Come? Semplice. Confrontandoti con persone di altri luoghi scoprirai quante cose esistono al mondo di cui probabilmente non avevi mai sentito parlare e tra queste, molto probabilmente, scoprirai una tua nuova passione, una nuova idea che solo grazie a quel viaggio, poi, riuscirai a mettere in atto.

4. Viaggiare ti rende umile ed aperto.

Viaggiare (non farsi una vacanza) ti renderà una persona umile, modesta e coi piedi ben fissi per terra. Viaggiare, confrontarti con altre persone e conoscere nuove culture ti farà allontanare dalle mentalità chiuse e banali e ti aprirà un mondo intero. Viaggiare rende tolleranti e persone aperte a tutti gli argomenti possibili.




5. Viaggiare rende felici.

Se dovessi descrivere la ricetta della felicità la descriverei in una parola : il viaggio. Viaggiare rende felici, positivi,allegri e con tanta voglia di vivere ogni attimo che la vita ci offre. Inoltre, viaggiare ti fa capire quanto è breve la vita e quanto è importante godersela attimo dopo attimo. 


6. Viaggiare è la miglior cura possibile al razzismo e al sessimo.

Viaggiare cura il razzismo e il sessismo. Probabilmente la tua prima volta in Arabia Saudita ti spaventerà, non sai come comportarti e soprattutto non sai cosa aspettarti dalla gente locale eppure una volta lì, ti rendi conto di quanto la gente sia uguale dovunque tu vada. Siamo tutti uguali, ma questo non lo si impara facilmente. Lo si impara viaggiando, conoscendo persone di altri luoghi, parlando con loro e ascoltando le loro storie.





7. Il tempo non è mai troppo poco.


L'ultima cosa che ho appreso viaggiando è che il tempo non è mai troppo poco. Mi sono resa conto che qualsiasi quantità di tempo è sufficiente per scoprire un posto, assaporarlo e godertelo al meglio. Ho capito che viaggiare anche solo per due giorni equivale a crescere e che non importa che siano solo due giorni. Basteranno per vedere tutto e per apprendere più di quanto non faremmo seduti sulla nostra comoda poltrona di casa.


Viaggiate. Scoprite. Riscopritevi. E ritornate a viaggiare.


















Thursday, April 6, 2017

DamisTOUR!

Ciao cari lettori,
eccomi tornata dal DamisTour, il giro in Europa dell'Est che ho fatto con il mio migliore amico, Simone.
Dire che sia stata un'avventura magnifica è dir poco. Oltre ad essere stato un viaggio unico nel suo genere, è stata una crescita e una scoperta continua.
Come già, avevo annunciato qualche articolo fa, le nostre tappe sono state : Londra, Amburgo, Berlino, Riga, Vilnius, Kiev ed infine Baku, capitale dell'Azerbaijan.
Ci siamo fermati in quasi tutte le città in media due giorni e la città che c'è piaciuta meno tra tutte è stata la nostra seconda tappa, Amburgo.


London


Quelle che più di tutte invece ci hanno stupito sono state Kiev e Baku, due città così diverse, ma così affascinanti e caratterizzate da culture che mai prima d'ora avevamo avuto modo di scoprire.
Devo dire, che anche Berlino l'ho adorata e credo che sia uno dei posti in cui ho tanto desiderio di trasferirmi un giorno. L'ho apprezzata tanto grazie al suo contrasto tra architettura moderna e quella tipicamente tedesca, il suo essere "alternativa", i suoi quartieri hipster, la sua musica, il suo essere ospitale con la sua popolazione che viene da ogni angolo del mondo.
Berlino è una città giovane e a parer mio, è una di quelle città che non si può non amare.


Berlin


Molto carine anche Riga e Vilnius, sicuramente molto più piccole rispetto a tutte le altre città che abbiamo visitato. Piene di locali, bar, pub dove passare delle serate in compagnia di una birra ed un gruppo d'amici. Sono città piene di studenti Erasmus e non. Riga è sicuramente meno sovietica rispetto a Vilnius, è una città moderna che può competere con tantissime altre città europee, viste come più "evolute". Vilnius invece, ha un'architettura differente, per certi versi i suoi palazzi sembrano italiani. Ha uno stile barocco ed è molto più vecchia e meno moderna di Riga, ma non per questo meno bella. Tra le due, personalmente, ho amato ancora di più Vilnius.



Vilnius


Riga



Per quanto riguarda Londra, la nostra prima tappa, è inutile parlarne. Lo sappiamo tutti, Londra è Londra e ci sono poche città che possono competere con lei. C'ero già stata, 7 anni fa e l'ho ritrovata sempre bellissima ma cambiata tanto. Molto più moderna con enormi palazzi. Inutile dire che Londra mi piaccia. E' vero che non potrei mai viverci, ma è davvero una meraviglia.

London

Ma passiamo, alle città che di più mi hanno stupita durante questo tour : Kiev e Baku, due destinazioni insolite ma tutte da scoprire giorno dopo giorno.
La cosa che più ho amato di questo tour è stato il fatto di aver visitato dei luoghi non particolarmente turistici. Il fatto di esserci immersi quasi completamente nelle culture di tutte le città visitate è stato qualcosa che mi rimarrà per sempre.

Kiev l'abbiamo definita come "un'anteprima di ciò che ci aspetterà in Russia", quando andremo, e come ciò che non ti aspetti in un viaggio. Una città molto sovietica con la metropolitana più profonda al mondo, chiese maestose dorate da tutte le parti e ottimo cibo.

Baku è stata una rivelazione. Sicuramente la meno turistica di tutte ma bellissima. Araba al punto giusto, turca in alcuni suoi lati e moderna.
E' una città che stupisce, indubbiamente. Fin quando non sei lì, non ci credi. Non realizzi di essere davvero in Azerbaijan, di conoscere una cultura così sconosciuta a tutti.
Gli azeri, inoltre, sono davvero delle persone magnifiche. E' raro che vedano dei turisti in città e quando li vedono fanno di tutto per aiutarli, anche se voi non lo chiedete.




Kiev




Baku


Siamo partiti con due valigie mezze vuote, preparate di fretta, di cui una rotta durante il tragitto e siamo tornati con tantissime nuove esperienze di vita. Siamo cresciuti durante questo viaggio, abbiamo capito che gli stereotipi sono solo degli stereotipi, e rimangono tali. Abbiamo capito che non è vero ciò che si dice su questa parte di mondo. Che non è vero che l'est è così pericoloso, povero così come viene descritto. Abbiamo imparato a conoscere le culture locali, le cucine di questi paesi, i luoghi e le loro usanze, prima di giudicarle.
Abbiamo scoperto quanto è affascinante questa parte di mondo, spesso dimenticata da tutti e sono contenta di averlo vissuto, scoperto, sperimentato in prima persona.



Spero che l'articolo vi sia piaciuto,

Stay tuned <3

Giuls.


Thursday, November 17, 2016

Perchè prendersi un gap year?

Ciao a tutti, cari lettori!

Eccoci qui con un nuovo argomento a cui tengo davvero tanto e di cui voglio parlare con voi!
Come avrete capito dal titolo oggi parleremo di "gap year" o detto anche più comunemente, anno sabbatico. La parola gap year è la parola che io normalmente utilizzo per descrivere l'anno che io sto vivendo attualmente, probabilmente perchè negli ultimi anni l'accezione che è stata data alla parola "anno sabbatico" è stata fortemente negativa e criticata dalla maggior parte degli italiani.
Ricordo ancora quando ho iniziato a dire a qualcuno che avessi intenzione di prendermi un anno sabbatico e la gente ha iniziato a giudicarmi e a ripetermi di iniziare subito l'università perchè altrimenti, dopo un anno senza studio, non sarei stata in grado di ricominciare a studiare.
Questo è uno dei topici sull'anno sabatico, per questo, oggi, volevo partire un po' dal principio e dunque spiegare bene cos'è davvero l'anno sabbatico o gap year e perchè, a parer mio, è una magnifica opportunità che spesso non prendiamo in considerazione.





L'anno sabbatico è un anno che viene, in genere, preso dopo l'ultimo anno di liceo prima di iniziare l'università o a cavallo tra la laurea triennale e la laurea specialistica/master.
Si tratta di un anno in cui normalmente la gente viaggia, o fa dei corsi accademici, impara lingue, vive in altri paesi, o fa programmi di volontariato.
Il gap year è un'abitudine molto comune soprattutto tra gli studenti del nord Europa. Io ho vari amici danesi, tedeschi, olandesi, che hanno preso ben 2 anni sabbatici nella loro vita, che grazie alle loro storie mi hanno fatto rendere conto di quanto possa essere importante prenderne anche solo uno nel corso dei propri studi.

Quello che noi italiani - purtroppo non capiamo - è che l'anno sabbatico non è l'anno che decidiamo di passare a casa buttati sul divano senza fare nulla perchè non vogliamo nè andare all'università nè lavorare, bensì si tratta di una scelta pensata e assolutamente consapevole che prendiamo nel momento in cui sentiamo la voglia, la necessità e il desiderio di conoscere altri posti nel mondo, altre persone e soprattutto schiarirci le idee su cosa vogliamo fare una volta terminato il nostro periodo all'estero.

Nel mio caso - per esempio - dopo il liceo, pur sapendo più o meno cosa mi sarebbe piaciuto studiare subito dopo, continuavo ad avere mille idee, mille pensieri in testa. Perchè, in fondo un diciottenne cosa ne sa della vita? Come fa a scegliere davvero la facoltà giusta?
Che lo vogliamo o no, è una scelta difficile. O, per lo meno, per me lo è stata e tanto, perchè in ballo c'è la propria carriera, il proprio futuro e si tratta di una scelta molto importante che non bisogna fare solamente con la testa, ma a parer mio deve essere fatta col cuore, seguendo sempre le nostre passioni.
Dunque, ritornando alla mia esperienza, io ho deciso di prendere un anno sabbatico perchè avevo voglia di crescere, di scoprire, di confrontarmi con nuove culture e chiaramente capire cosa davvero volevo da me stessa, dal mio futuro, dalla mia vita.
Nonostante, ancora la mia riflessione non è giunta al termine, vi dico che a 6 mesi dalla mia partenza, il gap year funziona assolutamente se volete prendere una scelta sul vostro futuro accademico.
.
Non c'è inoltre un posto esatto dove fare il gap year o le persone giuste con cui viverlo. Io sono partita da sola, con un passaporto e una valigia piena di incertezze, di paure, di "non so cosa accadrà nella mia vita" in quest'anno - ed è probabilmente questa la cosa più affascinante dell'esperienza.
Io vi consiglio di costruirvi un piano. Conosco gente che ha deciso di fare il giro del mondo, altri che hanno deciso di girare per l'Asia per 6 mesi facendo volontariato, altri ancora che hanno deciso di apprendere lingue all'estero, proprio come me.

Nel mio caso, io avevo deciso semplicemente di trasferirmi in Spagna per sei mesi, dopodiche non sapevo cosa sarebbe successo, fino a quando un giorno, dato il mio forte interesse nei confronti della lingua tedesca, ho deciso di dedicare i miei altri 6 mesi di gap year ad imparare il tedesco e a vivere la cultura e le tradizioni di un paese che mi ha sempre affascinato. Infatti dopo la mia bella Valencia, il giorno dopo del mio diciannovesimo compleanno partirò per Francoforte.

Si tratta di un'esperienza forte. Un'esperienza che non è per tutti, così come l'anno/il semestre all'estero durante il quarto anno di liceo. E' un'esperienza in cui al centro ci sei tu e solo tu. Ci sei tu, che devi imparare a vivere, soprattutto nel caso in cui decidiate di partire dopo il quinto anno di liceo. Tu che, con occhi nuovi, guardi il mondo e cresci giorno dopo giorno.
Oggi, a quasi 6 mesi del mio gap year, io mi sento cresciuta, mi sento una persona differente, per certi versi migliore. In questo periodo in Spagna, ho avuto modo di confrontarmi con persone che mi hanno dato davvero tanto, che mi hanno aperto un mondo di fronte a me.
Per questo motivo, non so davvero quante emozioni ancora vivrò durante i restanti mesi, ma la cosa mi elettrizza, mi rende davvero contenta di aver fatto questa scelta di vita. Una scelta forte, che non è da tutti, forse folle per alcuni, non capita, ma assolutamente formativa. Un altro paese ti cambia, e una volta tornato devi fare i conti, con il fatto che non sarai mai più la persona di prima.

Una volta tornato, però, ritornerai con le idee più chiare e un bagaglio di esperienze, un bagaglio di vita che tante altre persone non hanno. Parlerai una, o forse addirittura due nuove lingue e ti sentirai, senza dubbio, soddisfatto di quell'anno per cui all'inizio, nessuno aveva capito le ragioni per cui avevi deciso di farlo.



Stay tuned,
Giuls <3







Friday, November 11, 2016

I trucchi per imparare una lingua.

Ciao a tutti, cari lettori! :)

Oggi ho deciso di scrivere un articolo riguardo i trucchi per imparare davvero bene una lingua. Ovviamente, si tratta dei metodi che ho usato io per imparare le due lingue che parlo e che userò anche nel futuro nel momento in cui mi troverò di fronte ad una nuova lingua.
Spero vi possano essere d'aiuto ed ovviamente, se avete dei trucchi anche voi, mi piacerebbe tantissimi conoscerne degli altri!


1) Imparare la grammatica progressivamente.

Sembrerà banale, ma è così : se non imparate la grammatica della lingua a cui siete interessati, non potrete mai parlare una lingua correttamente. Imparatela però, progressivamente. Questo significa che bisogna apprenderla poco a poco, senza correre, iniziando da un livello A1 fino a raggiungere il B2/ C1.
Per imparare la grammatica di una lingua io vi consiglio vivamente di iscrivervi ad un corso di lingua nella vostra città, o in un paese dove si parla la lingua in questione o online, dove avrete la possibilità anche di fare anche esercizi e conversazione, nel caso di un corso presenziale. Se invece volete imparare una lingua da autodidatti, acquistate dei libri di lingua divisi ognuno per livelli con i rispettivi esercizi.


2) Scaricate l'applicazione "Tandem".

L'applicazione Tandem è un'app ottima per poter migliorare la parte scritta/orale di una lingua. Io l'ho scaricata circa due anni fa e mi sono resa conto che con lo spagnolo, in particolar modo, mi è stata davvero d'aiuto. L'applicazione consiste in un "tandem", quindi uno scambio di lingue con madrelingua o con persone che parlano la lingua che tu stai imparando. Inoltre, puoi anche aiutare tu stesso persone che stanno imparando l'italiano o un'altra lingua di cui hai padronanza.
Io ho iniziato ad utilizzarla più frequentemente qualche mese prima di partire per Valencia e ho avuto modo di imparare tantissime cose che mi sono state utilissime, una volta arrivata lì. Adesso continuo ad usarla ed è sempre una buona opportunità per imparare nuovi modi di dire/abituarsi a nuovi accenti e così via. Straconsigliata soprattutto per iniziare!

3) Guardare film, cartoni, video su Youtube e serie tv in lingua.

Altro consiglio che volevo darvi, è quello di iniziare a guardare film/cartoni/serie tv e video su Youtube in lingua.
Vi consiglio di guardare film/serie tv e video quando già avete acquisito per lo meno un livello B1, mentre i cartoni vanno benissimo per i livelli A1 e A2!


4) Guardare video di grammatica su Youtube.

Vi consiglio di guardare lezioni di grammatica online su Youtube soprattutto se apprendete una lingua da autodidatti. Saranno delle lezioni che vi aiuteranno tantissimo ad abituarvi alla pronuncia!

5) Viaggiate!

Questo è il consiglio per eccellenza. Che non abbiate alcuna base o che l'abbiate già ben consolidata, vi consiglio vivamente di viaggiare al paese dove si parla la lingua a cui siete interessati. Vi assicuro che sarà l'esperienza migliore che potrete fare ed in particolar modo, impararete moltissimo! Se siete principianti assoluti, una volta arrivati sul luogo, vi consiglio di frequentare un corso di lingua che possa darvi le basi.


6) Leggete libri in lingua/blog su Internet.

Arrivati ad un livello già B1 vi consiglio vivamente di leggere libri o blog. Io sono un'amante dei blog di viaggio, come penso già sappiate, e per questo motivo leggo sempre i blog di viaggiatori sudmaericani per imparare tanto vocabolario sui viaggi ed in particolar modo espressioni e modi di dire.
Se state imparando lo spagnolo, vi consiglio vivamente di leggere il blog  e vedere i video di : Alan por el mundo.


7) Fatevi amici che parlano la lingua che state studiando e frequentate Tandem!

Questa è una delle parti più importanti, Fatevi amici che parlano la lingua che state studiando, magari ragazzi Erasmus/Au Pair o gente che vive semplicemente in Italia. Potete trovare tantissimi ragazzi tramite i gruppi Erasmus(i gruppi ESN) e Couchsurfing! Inoltre, frequentate Tandem/Scambi di lingua se ce ne sono nella vostra città. Sarà un bel modo per conoscere gente e praticare le lingue!


8) Tenete un quadernetto dove appuntate le parole nuove.

Quando sentite una parola/un verbo/una frase/un'espressione nuova, non fate in modo di dimenticarla dopo cinque minuti, piuttosto scrivetela tra le note del cellulare e poi riscrivete tutte le frasi/parole su un quadernetto e studiatele ogni giorno! Fidatevi. Farà la differenza!

9) Quando non riuscite a memorizzare una parola...

Scomponetela in più parti, e se ha un suono simile ad una parola italiana o di un'altra lingua che conoscete, ricollegatela a quella parola e non la dimenticherete più!

10) Ricordatevi di ripetere sempre il vocabolario.

Il mio metodo è quello di studiare per circa 1 ora/1 e mezza il vocabolario del giorno. Ripeterlo l'indomani e ripeterlo poi dopo una settimana e così via.


Spero di esservi stata d'aiuto,

Stay tuned,

Giuls.





Wednesday, October 26, 2016

Cosa vedere e fare assolutamente a Valencia.

Ciaaaaao a tutti, cari lettori! Eccoci qui, come promesso, con un nuovo post, nuovamente su Valencia, la città in cui sto vivendo parte del mio gap year.
Valencia è una città molto turistica, molto frequentata da italiani e dato che la maggior parte dei miei lettori sono italiani, ho deciso di darvi dei consigli su cosa vedere e fare assolutamente in questa città meravigliosa.
Innanzitutto, ciò che dovete sapere è che si tratta di una città viva, piena di movida, di tante cose da fare, anche se per un turista, che non conosce nessuna persona locale è un po' difficile capire dove passare un venerdì sera, o cosa andare a visitare oltre che il centro e la Ciudad de las Artes y las Ciencias, perciò...eccomi qui, a darvi tutte le informazioni sulla mia città spagnola così che possiate vivere un'esperienza unica e possiate innamorarvene, proprio come me.


1) Ciudad de las Artes y las Ciencias.




Come ho già menzionato, la Città delle Arti e delle Scienze è una delle attrazioni valenciane per eccellenza. Si trova al sud della città ed è la parte moderna. E' il luogo più turistico di Valencia, insieme al centro e vi consiglio vivamente di vederlo. Avrete la possibilità di accedere a tutte le cinque strutture che formano questa magnifica città : Il Palau de les Arts Reina Sofia, L'Hemisferic, l'Umbracle, Il Museo delle Scienze Principe Felice e L'Oceanografico che è la parte che vi consiglio assolutamente di visitare! L'entrata si aggira attorno ai 20 euro e avrete la possibilità di vedere anche spettacoli con delfini!


Se passate un fine settimana a Valencia, proprio nella Città delle Arti e delle Scienze c'è una delle discoteche, se non la più in, della città : l'Umbracle

Si tratta della terrazza della Città delle Arti ed è una discoteca completamente all'aperto. Fino alle 2.00 l'entrata è assolutamente gratuita, dopo le 2.00 il costo è di 10 euro. La musica, principalmente, è latina e house ed è un luogo frequentatissimo da stranieri ed Erasmus. Ogni venerdì viene organizzato inoltre un'intercambio (scambio di lingue) proprio qui dalle 11.00 all'1.00. Ne vale la pena!



2) Il centro : Plaza de la Reina, Plaza de la Virgen, Plaza de l'Ayuntamento.


Altra tappa da non perdere, come già vi dicevo, il centro storico della città che è magnifico. Qui in foto, potete vedere la Piazza della Virgen che a parer mio è la piazza più bella di Valencia, dove vi è la Cattedrale della città.
La zona del centro è piena di baretti carini, quello che io vi consiglio in assoluto è...Mercado de Tapineria, che si trova subito dietro Plaza de la Reina e subito dopo in Piazza de la Virgen  Saona, che è un ristorante molto elegante che offre dei menù sui 12 euro.






3) Playa de la Malvarrosa.






La prima volta che sono andata, mi sembrava di essere ritornata in Florida con tutte queste palme. La Playa de la Malvarrosa è la spiaggia più amata dai valenciani e vi consiglio assolutamente di farci un salto soprattutto se andate nel periodo estivo, ma anche se andate in primavera/inizio autunno, perchè se non lo sapete Valencia è una città caldissima!



4) Ruzafa.

Se volete vivere un'esperienza da veri locali, dovete necessariamente andare a Ruzafa! Ruzafa è uno dei quartieri di Valencia, nonchè il mio preferito in assoluto. E' un quartiere vintage. Dunque se state cercando qualche negozio dove acquistare "ropa vintage", dischi o semplicemente volete curiosare o andare in qualche locale carino, Ruzafa fa per voi.

Dove mangiare a Ruzafa : La Finestra (locale italiano in cui fanno "tapas" di pizzette, tu dici che ingredienti non ti piacciono e loro preparano delle pizzette "sorpresa" che sono buonissime).




Se invece volete "salir de fiesta" a Ruzafa...assolutamente Picadilly è ciò che fa per voi!


5) Torre de Serranos.



Altra tappa da non perdere. Da sopra le torri potrete vedere tutto il panorama di una magnifica Valencia. Inoltre una volta giungi alle Torri, approfittatene per fare una passeggiata per il Rio Turia


6) Benimaclet.

 Tappa per un vero valenciano è rappresentata assolutamente da Benimaclet, altro quartiere della città tipicamente universitario. Sede dell'Università di Valencia e dell'Università Politecnica è un quartiere sempre un po' vintage e pieno di festivales e concerti, dunque se state programmando di venire a Valencia non dimenticate di controllare se ci sono festivales durante i giorni che sarete qui.

7) El Carmen.




El Barrio del Carmen o più comunemente "El Carmen" è un quartiere in centro (a nord di Plaza de la Virgen) dove i valenciani escono. Che sia lunedì, martedì, sabato, domenica, non importa. Se sono le 2.00 del mattino, al Carmen ci sarà sicuramente confusione! El Carmen è pieno di tantissimi discoclub e bar dove poter bere a poco prezzo. Tra i migliori discoclub in assoluto vi consiglio Radiocity che è un locale un po' in stile alternative. Mentre se siete dei fan della musica house e latina avrete un'ampia scelta : Fox Congo in primis, Bolseria e Unic!


8) Il Porto.

Un'altra zona che vi consiglio è il porto. E' una zona molto carina, anche qui c'è una spiaggia molto grande che non è altro che la continuazione della Playa de la Malvarrosa. Anche qui, potete trovare tanti locali per poter uscire la sera, tra i tanti : La3, Aquarela, Marina Beach.


9) Se amate il surf...Playa de la Patacona!


Se siete dei surfisti o vi piace semplicemente vedere delle tavole che si muovono sull'acqua...Playa de la Patacona fa per voi! Durante tutto l'anno ci sono delle organizzazioni e centri che si occupano di organizzare giornate all'insegna del surf ed è davvero bellissimo.

10) Riserva naturale dell'Albufera.

Una riserva che vale davvero la pena essere visitata è indubbiamente la Riserva Naturale dell'Albufera. E' una zona bellissima con una spiaggia, una zona di ristorantini tipici dove potrete provare la vera paella valenciana. La spiaggia ha una sabbia bianchissima e si può vedere da lontano tutta la zona di Alicante. E' davvero uno spettacolo! L'Albufera è facilmente raggiungibile da Valencia mediante autobus. 


11) Colon : shopping time!

Se volete fare un po' di shopping, Colon è ciò che fa assolutamente per voi. Si tratta di una strada lunghissima dove troverete tutti i negozi possibili immaginabili, dalle marche spagnole : Zara, Bershka, Pullandbear fino ad arrivare alle americane. 

Se siete in zona Colon e amate il cibo orientale, vi consiglio assolutamente un ristorante che si chiama Thailicious.

In zona Colon, da non perdere il Mercado de Colon.



La mia lista potrebbe continuare all'infinito...Dunque, vi lascio con i luoghi che a parer mio, sono i più belli e valgono davvero la pena essere visitati!

Qui vi lascio una lista di locali/cose fare ulteriori :

- Se siete Erasmus, iscrivetevi su Facebook alla pagina : Valencia Language Exchange, tramite la cui vi spunteranno tutti i tandem che ci sono in città ogni giorno.
- Sempre se siete Erasmus o semplicemente in vacanza e avete voglia di una serata internazionale, ogni mercoledì Rumbo (Zona Blasco Ibanez) o Carribean (Zona Aragon).

Musei :

- Museo di Belle Arti di Valencia.
- Insituto valenciano di Arte Moderna.

(La domenica le entrate ai musei costano 2 euro)


Spero di esservi stata d'aiuto,

stay tuned,
Giulia. 



























Valencian vibes.


Hola a todos cari lettori e lettrici! E' da un bel po' di tempo che non scrivo e non vi aggiorno. Ci eravamo lasciati a qualche giorno prima della grande partenza per Valencia. Farò un piccolo riassunto per chi si è perso le ultime novità : una volta terminato il liceo quest'estate ho deciso di prendere un gap year per viaggiare in giro per l'Europa ed imparare nuove lingue, decidendo così di venire a andare a vivere un semestre in Spagna e dopo un altro in Germania!

La scelta di aver preso un gap year mi rende ogni giorno più felice e soddisfatta. Sono qui a Valencia ormai da quattro mesi e ciò che ho avuto modo di imparare da questa magnifica città e da tutte le bellissime persone che sto vivendo qui non ha davvero eguali. Se vi state chiedendo, cosa sto facendo esattamente qui a Valencia, ve lo dico subito. Il 18 luglio ho iniziato un corso di spagnolo per prendere alla fine la certificazione di lingua di livello B2 e tra un mese avrò l'esame (incrociate le dita per me!). Con lo spagnolo va davvero alla grande, sull'apprendimento di questa bellissima lingua dedicherò un post appositamente perchè so che ci sono molte persone curiose nel sapere come l'ho appreso così in fretta partendo da zero! 

Qui a Valencia sto sperimentando la convivenza con ben 7 coinquilini. Esattamente, sette e devo dire che delle volte non è facile perchè siamo uno più disordinato dell'altro, però dall'altra parte è davvero un'esperienza da fare una volta nella vita. Arrivi a casa anche la sera tardi ed in cucina c'è sempre qualcuno, insomma...non puoi mai sentirti solo! 

Riguardo la città...beh, me ne sono innamorata! La verità è che non ci vuole molto per innamorarsene : Valencia è una città assolutamente vivibile, con i suoi angoli pittoreschi, le sue piazze magnifiche e le immense spiagge. E' a misura d'uomo, c'è tutto ciò di cui hai bisogno ed è una città superinternazionale! 




Una delle particolarità di Valencia è che ci sono tantissimi bar, pub, locali un po' in stile alternative e vintage, e tantissimi quartieri dove la parola d'ordine è : arte, un esempio sono Benimaclet e Ruzafa, dunque se siete in zona...andate assolutamente!


Per quanto riguarda le persone che ho conosciuto qui, in questi 4 mesi di facce nuove ne ho conosciute...e quante storie, esperienze di vita ho avuto l'opportunità di ascoltare! Il bello di viaggiare è proprio questo : confrontarsi, scoprire nuove cose, imparare dalle culture altrui. Ho avuto l'opportunità, grazie al corso, di conoscere tantissime persone internazionali, persino dei paesi più inaspettati e questa è una delle cose che giorno dopo giorno mi fa andare a dormire col sorriso, consapevole di aver appreso qualcosa di nuovo.



Si, questi più o meno sono i miei amici internazionali e non, che sono davvero fortunatissima di aver conosciuto! Qualcuno di loro è già partito, ma la cosa bella è sapere di aver amici in ogni parte del mondo che nonostante la distanza fisica, sono sempre lì a sostenerti.

Questo è tutto per oggi, presto scriverò un post dove vi darò consigli e vi dirò i luoghi più belli e che meritano essere visitati qui nella mia città spagnola, Valencia.

Stay tuned,
Giuls.


Saturday, March 19, 2016

Mi trasferisco...all'estero!

Ciao a tutti cari lettori! Non mi sono assolutamente dimenticata di voi. Sono mancata per lunghi mesi qui sul blog, ma sono tornata più carica di prima e pronta a raccontarvi dei miei ultimi viaggi a Lisbona, Amsterdam e Praga nei prossimi post e soprattutto a darvi una notizia che ormai avrete capito dal titolo.

Ebbene si, mi trasferisco nuovamente all'estero! Questa volta la destinazione non è al nord, ma al sud : Valencia.
Quest'anno per me è un anno di grandi scelte, di grandi emozioni : è l'anno del passaggio alla maturità e di conseguenza l'anno delle prime grandi decisioni della vita. Sicuramente scegliere non è stato facile, ho passato mesi e mesi a riflettere e a pensare cosa era meglio per me e per il mio futuro fino ad essere giunta a questa decisione di cui sono pienamente entusiasta e felice!
Vi starete chiedendo sicuramente il perché di questa decisione piuttosto che un'altra, il perché non ho deciso di continuare i miei studi per frequentare l'università. Ho pensato tanto all'università e a dicembre ero stata accettata in un'università spagnola, ma vi dico la verità : ero continuamente incerta, volevo un qualcosa di diverso che potesse dare una scossa alla mia vita e così ho capito che la scelta giusta era quella di apprendere una nuova lingua vivendo direttamente sul luogo piuttosto che studiarla sui libri all'università. Ho scelto la Spagna perché oltre ad essere una meta economica per vivere, adoro lo spagnolo e volevo davvero che questa fosse la mia terza lingua, dopo l'italiano e l'inglese. Non so cosa mi aspetterà, so solo che frequenterò un corso di lingua, al fine di ottenere il livello C1 di lingua a fine esperienza e sicuramente lavorerò, mi arrangerò in qualche modo insomma, ma non so altro.
Parto con una valigia piena di sogni, come sempre, questa volta però senza troppe aspettative perchè voglio che sia un'esperienza in grado di sorprendermi, inoltre ho tanti piani in mente che non voglio ancora svelarvi ma spero di farlo al più presto!

Se avete consigli su Valencia, ditemi pure!

A presto,
Giulia.


Saturday, November 28, 2015

I 5 motivi per mollare tutto e andare a vivere all'estero.

Che sia per un breve periodo di tempo o per sempre, vivere all'estero è un'avventura indubbiamente unica, che ti fa crescere e cambiare. Ma perchè bisogna farlo? Cos'è che spinge coloro che decidono di mollare tutto ad andarsene dal proprio paese?

Oggi vi dirò i miei 5 motivi per mollare tutto e andare a vivere all'estero.





1. Voglia di cambiamenti. 

Vivere all'estero significa cambiare. Il cambiamento è inevitabile. Se siete stanchi del vostro lavoro dalle ore ben definite e dalle mansioni sempre uguali, delle persone che ormai avete smesso di comprendere e dalla vostra vita piena di monotonia, scappate, e fatelo prima che sia troppo tardi. L'errore più comune che gli uomini possano fare è quello di aspettare : aspettare il momento giusto, la persona giusta con cui cambiare, in quanto questo porta ognuno di noi a continuare a vivere in una situazione che non ci sta mai bene, quindi cambiate e stravolgete la vostra vita più che potete.



2. La vita è troppo breve per vivere in un solo luogo.

Questa è una delle frasi che amo di più. Abbiamo solo una vita, pensiamoci, perchè non viverla davvero cambiando il nostro orizzonte di continuo? Perchè non mollare tutto e vivere dall'altra parte del mondo anche solo per un periodo di tempo? Ne vale la pena. Ed inoltre il nostro porto sicuro, la nostra "casa" rimane sempre lì, non cambierà mai e possiamo tornare quando vogliamo.



3. Mollare tutto perchè siamo stufi di tenere i nostri sogni dentro ad un cassetto.

Quanto è vero che spesso il luogo dove viviamo ci limita e costringe a conformarsi a ciò che esso stesso offre? Accade spesso, di continuo. E accade anche in Italia e nel frattempo che noi invecchiamo, invecchiano anche i nostri sogni che iniziano ad impolverarsi sempre di più dentro i cassetti. Quindi anche questo è un motivo per partire, per mollare tutto ed iniziare a inseguire i nostri sogni una volta per tutte.



4. Andare all'estero per allontanare la paura dalla nostra vita.

La nostra vita è dominata dalla paura. Quante volte non ce ne rendiamo conto eppure è così. Quante volte abbiamo detto "Mi piacerebbe andare in quel posto, eppure non so con chi andare", oppure quante volte abbiamo avuto paura di prendere quell'aereo che avrebbe potuto cambiarci la vita. Tante volte. Vivere all'estero, invece, ci mette davanti a mille sfide giorno dopo giorno. All'estero non c'è mai qualcuno pronto ad aiutarci a risolvere i problemi della nostra vita quotidiana, e quindi sarai tu a vincere le sfide giornaliere che la vita ti mette davanti!



5. Conoscere nuove culture, persone ma soprattutto conoscere se stessi.

Vivere all'estero significa anche sperimentare altre culture, conoscere nuove persone ed imparare da ogni cosa che loro hanno da raccontare. Vivere all'estero significa mettersi in gioco e riscoprire lati del proprio carattere che non si pensava neanche di avere.



                                                                            E voi cosa aspettate a mollare tutto e partire?