Thursday, November 17, 2016

Perchè prendersi un gap year?

Ciao a tutti, cari lettori!

Eccoci qui con un nuovo argomento a cui tengo davvero tanto e di cui voglio parlare con voi!
Come avrete capito dal titolo oggi parleremo di "gap year" o detto anche più comunemente, anno sabbatico. La parola gap year è la parola che io normalmente utilizzo per descrivere l'anno che io sto vivendo attualmente, probabilmente perchè negli ultimi anni l'accezione che è stata data alla parola "anno sabbatico" è stata fortemente negativa e criticata dalla maggior parte degli italiani.
Ricordo ancora quando ho iniziato a dire a qualcuno che avessi intenzione di prendermi un anno sabbatico e la gente ha iniziato a giudicarmi e a ripetermi di iniziare subito l'università perchè altrimenti, dopo un anno senza studio, non sarei stata in grado di ricominciare a studiare.
Questo è uno dei topici sull'anno sabatico, per questo, oggi, volevo partire un po' dal principio e dunque spiegare bene cos'è davvero l'anno sabbatico o gap year e perchè, a parer mio, è una magnifica opportunità che spesso non prendiamo in considerazione.





L'anno sabbatico è un anno che viene, in genere, preso dopo l'ultimo anno di liceo prima di iniziare l'università o a cavallo tra la laurea triennale e la laurea specialistica/master.
Si tratta di un anno in cui normalmente la gente viaggia, o fa dei corsi accademici, impara lingue, vive in altri paesi, o fa programmi di volontariato.
Il gap year è un'abitudine molto comune soprattutto tra gli studenti del nord Europa. Io ho vari amici danesi, tedeschi, olandesi, che hanno preso ben 2 anni sabbatici nella loro vita, che grazie alle loro storie mi hanno fatto rendere conto di quanto possa essere importante prenderne anche solo uno nel corso dei propri studi.

Quello che noi italiani - purtroppo non capiamo - è che l'anno sabbatico non è l'anno che decidiamo di passare a casa buttati sul divano senza fare nulla perchè non vogliamo nè andare all'università nè lavorare, bensì si tratta di una scelta pensata e assolutamente consapevole che prendiamo nel momento in cui sentiamo la voglia, la necessità e il desiderio di conoscere altri posti nel mondo, altre persone e soprattutto schiarirci le idee su cosa vogliamo fare una volta terminato il nostro periodo all'estero.

Nel mio caso - per esempio - dopo il liceo, pur sapendo più o meno cosa mi sarebbe piaciuto studiare subito dopo, continuavo ad avere mille idee, mille pensieri in testa. Perchè, in fondo un diciottenne cosa ne sa della vita? Come fa a scegliere davvero la facoltà giusta?
Che lo vogliamo o no, è una scelta difficile. O, per lo meno, per me lo è stata e tanto, perchè in ballo c'è la propria carriera, il proprio futuro e si tratta di una scelta molto importante che non bisogna fare solamente con la testa, ma a parer mio deve essere fatta col cuore, seguendo sempre le nostre passioni.
Dunque, ritornando alla mia esperienza, io ho deciso di prendere un anno sabbatico perchè avevo voglia di crescere, di scoprire, di confrontarmi con nuove culture e chiaramente capire cosa davvero volevo da me stessa, dal mio futuro, dalla mia vita.
Nonostante, ancora la mia riflessione non è giunta al termine, vi dico che a 6 mesi dalla mia partenza, il gap year funziona assolutamente se volete prendere una scelta sul vostro futuro accademico.
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Non c'è inoltre un posto esatto dove fare il gap year o le persone giuste con cui viverlo. Io sono partita da sola, con un passaporto e una valigia piena di incertezze, di paure, di "non so cosa accadrà nella mia vita" in quest'anno - ed è probabilmente questa la cosa più affascinante dell'esperienza.
Io vi consiglio di costruirvi un piano. Conosco gente che ha deciso di fare il giro del mondo, altri che hanno deciso di girare per l'Asia per 6 mesi facendo volontariato, altri ancora che hanno deciso di apprendere lingue all'estero, proprio come me.

Nel mio caso, io avevo deciso semplicemente di trasferirmi in Spagna per sei mesi, dopodiche non sapevo cosa sarebbe successo, fino a quando un giorno, dato il mio forte interesse nei confronti della lingua tedesca, ho deciso di dedicare i miei altri 6 mesi di gap year ad imparare il tedesco e a vivere la cultura e le tradizioni di un paese che mi ha sempre affascinato. Infatti dopo la mia bella Valencia, il giorno dopo del mio diciannovesimo compleanno partirò per Francoforte.

Si tratta di un'esperienza forte. Un'esperienza che non è per tutti, così come l'anno/il semestre all'estero durante il quarto anno di liceo. E' un'esperienza in cui al centro ci sei tu e solo tu. Ci sei tu, che devi imparare a vivere, soprattutto nel caso in cui decidiate di partire dopo il quinto anno di liceo. Tu che, con occhi nuovi, guardi il mondo e cresci giorno dopo giorno.
Oggi, a quasi 6 mesi del mio gap year, io mi sento cresciuta, mi sento una persona differente, per certi versi migliore. In questo periodo in Spagna, ho avuto modo di confrontarmi con persone che mi hanno dato davvero tanto, che mi hanno aperto un mondo di fronte a me.
Per questo motivo, non so davvero quante emozioni ancora vivrò durante i restanti mesi, ma la cosa mi elettrizza, mi rende davvero contenta di aver fatto questa scelta di vita. Una scelta forte, che non è da tutti, forse folle per alcuni, non capita, ma assolutamente formativa. Un altro paese ti cambia, e una volta tornato devi fare i conti, con il fatto che non sarai mai più la persona di prima.

Una volta tornato, però, ritornerai con le idee più chiare e un bagaglio di esperienze, un bagaglio di vita che tante altre persone non hanno. Parlerai una, o forse addirittura due nuove lingue e ti sentirai, senza dubbio, soddisfatto di quell'anno per cui all'inizio, nessuno aveva capito le ragioni per cui avevi deciso di farlo.



Stay tuned,
Giuls <3







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