Saturday, April 29, 2017

Perchè viaggiare mi ha cambiato la vita e come ho iniziato a farlo. La mia esperienza!

Ciao a tutti cari lettori! :) 
Spesso parlando con persone che conosco da poco tempo, mi viene posta sempre la stessa domanda "Come e perchè hai iniziato a viaggiare?" oppure, "Da dove è nata questa tua passione?" e spesso ci sarebbero così tante cose da dire che oggi, ho deciso di condividere con voi in questo nuovo post.


Jacksonville Beach, Florida (2013)

In realtà, il mio essere nomade e sempre in giro per il mondo parte da quando non ero ancora nata. Mia mamma è sempre stata un'amante dei viaggi ed ha sempre creduto nell'importanza di viaggiare e dunque, sin da quando ero nel pancione di mamma, viaggiavo.
Non erano viaggi molto lunghi, a dire il vero, principalmente si trattava della tratta Milano-Catania o Catania-Milano con Alitalia. Con il passare degli anni, quando iniziavo ad essere un po' più grande, mia mamma ha preso la decisione di viaggiare con me almeno una volta all'anno alla scoperta di nuove città europee e non.

Io credo che tutto sia partito da lì. Preparare il mio zainetto, la mia valigia per andare in una città nuova mi emozionava. Sin da bambina, ero incuriosita da tutto ciò che era diverso e lontano da me. Questa è una delle ragioni per cui tutti i bambini dovrebbero viaggiare, a mio parere.

Tra i tanti viaggi con mia mamma, ne ricordo uno che credo sia stato indispensabile per far avvenire nella mia vita una grande svolta. Avevo dodici anni ed io e mamma ci siamo avventurate per l'Inghilterra. Una volta arrivate a Londra, mi resi conto  di quanto il mondo fosse grande, quasi immenso. Mi rendevo conto che la realtà non era quella che stavo vivendo. No, non potevo fermarmi unicamente alla realtà del paese in cui vivevo. Per le strade di quell'immensa città, vedevo persone di tutti i tipi, vedevo quanto l'apertura mentale potesse vincere su tutto in una città così grande, dinamica e piena di diversità. 

Quel viaggio di due settimane mi insegnò tanto e da lì dissi a me stessa che una volta iniziato il liceo, sarei partita per un anno o sei mesi all'estero. I primi anni di liceo passavano in fretta ed io non vedevo l'ora di avere l'età giusta per poter fare un'esperienza più lunga all'estero. Non stavo più nella pelle.

Così, circa quattro anni fa, una volta terminato il secondo anno di liceo, decisi di fare le mie prime esperienze all'estero da sola. Volevo partire, volevo andare lontano. Avevo voglia di aprire i miei orizzonti più di quanto non avessi mai fatto. Desideravo scoprire il continente americano, principalmente il sud : l'Argentina, il Cile, il Costa Rica, ma alla fine come sempre la vita ha qualcos'altro da riservarti. Quell'estate, infatti, partii per un mese, ospite da una famiglia ospitante. Direzione : America. Ma non si trattava della parte d'America in cui sognavo di andare, bensì la mia destinazione sarebbero stati gli Stati Uniti.

Così il primo luglio del 2013 partii da Milano per New York e da lì poi, per Orlando (Florida). Un volo di ben 16 ore. Dire che quell'esperienza mi ha segnato è dir poco. E' stato il momento in cui concretizzai tutto ciò che avevo provato, vissuto e sperimentato a Londra. Questa volta, però, i protagonisti non erano i passanti che vedevo per le strade della capitale inglese, bensì io : una ragazza di soli quindici anni che voleva scoprire il mondo.








Jacksonville, Florida.


Sempre quell'estate, avevo vinto una borsa di studio per partire per due settimane a Parigi e così pochi giorni dopo essere tornata dalla Florida, partii per quella nuova esperienza francese.
. In realtà, mi sentivo già diversa. La Florida, in così poco tempo, mi aveva cambiata.
Ero una persona nuova : una persona molto più socievole ed aperta.



Così ad agosto, partii per la Francia per due settimane. Quella Francia che mi ha regalato persone bellissime che tutt'ora rimangono presenti nella mia vita. 
In realtà, non riuscivo a capire come tutto ciò stesse succedendo nella mia vita. Da un lato, mi sentivo in un film, incredula di vivere tutte quelle magnifiche esperienze, dall'altro invece, non pensavo che quella vita potessi viverla proprio io ed ogni giorno, prima di andare a dormire mi ripetevo quanto fossi fortunata.

Nel frattempo, il terzo anno di liceo iniziava ed io ero estremamente contenta perchè si trattava dell'anno in cui potevo mandare finalmente richiesta per fare un anno o un semestre all'estero. Tra ottobre e novembre, cominciai a mobilitarmi, a fare test su test, fino a quando un giorno di fine novembre, mi arrivò un'e-mail inaspettata che mi diceva che avevo vinto una borsa di studio.
Ci avevo sperato per anni e finalmente il sogno di fare un'esperienza così lunga all'estero si stava per realizzare. 
Apro l'e-mail e c'erano scritte testuali parole :"Giulia, complimenti, Sei risultata vincitrice per un quadrimestre in Irlanda, nella contea di Cork."

Ero felice e non potevo crederci ancora. Avevo provato a vincere tante borse di studio, ma molte non ero riuscita a prenderle, e invece un giorno inaspettato arriva quell'e-mail che sarebbe stata solo l'inizio di una delle esperienze più belle della mia vita.


La partenza era prevista per il 28 agosto. Di mesi di attesa ce n'erano e anche parecchi. Così, iniziai a vivere il quarto anno di liceo proiettata su quella nuova esperienza che ero sicura mi avrebbe cambiato la vita. Nel frattempo, a febbraio, decisi che quell'estate, prima dell'Irlanda, sarei partita per due settimane a New York e Boston, per fare nuovamente un'altra vacanza studio.

Giugno finalmente era arrivato e questo significava che io sarei partita finalmente per New York e Boston. 


Empire State Building, New York (2014)


Più viaggiavo e più mi rendevo conto che stavo facendo la cosa giusta. Era quello che quella bambina di cinque anni, alle prese con la valigia più grande di lei, aveva sempre desiderato. Mi sentivo cambiare, crescere e allo stesso tempo, non riuscivo più a fermarmi. 
Viaggiare, ormai era diventato normale, era parte di me.




Una volta tornata dalla grande mela, mi aspettava l'Irlanda e con sè, un'esperienza ancora più grande di me. Ricordo ancora, lo stress pre-partenza e le paure che spesso sono quelle che ci impediscono di fare dei salti così grandi. Eppure, mancava così poco. Ero ad un passo dal mio sogno.

Il 28 agosto del 2014, presi così quell'aereo per Dublino. A Roma, incontrai tutti gli altri exchange students che sarebbero partiti con me. Un ricordo che avrò per sempre nella mia mente, è quello in cui tutti noi exchange students in partenza per l'Irlanda ci accampammo al gate H di Fiumicino. Lì iniziarono le presentazioni, il "In che città vai?", "Quanti fratelli ospitanti avrai?", e così via.

Io andavo a Kilworth, nel profondo sud dell'Irlanda. Kilworth è un villaggio di 700 abitanti e la mia scuola (estremamente religiosa e femminile) si trovava a Fermoy, una città a 35 minuti da Cork, seconda città più grande dell'Irlanda. 


Dublino con altri exchange students (ottobre 2014).


Uno dei ricordi più belli dell'Irlanda è il momento immortalato in questa foto. Eravamo 11 exchange students appena arrivati a Dublino per il ponte di Halloween. Uno dei ricordi più belli ed indimenticabili.
11 persone che condividevano gli stessi sogni, le stesse emozioni e che stavano vivendo un percorso di crescita unico nel suo genere.
Ricordo ancora le mille storie raccontate davanti ad una Guinness o durante la sera in cui siamo rimasti fuori dalla nostra stanza d'ostello.

L'Irlanda è stato il punto in cui ho capito definitivamente che viaggiare per me era tutto. Il momento in cui avevo finalmente appreso l'inglese ed avevo scoperto la bellezza di confrontarsi con persone provenienti da altri luoghi.


Dopo cinque mesi in Irlanda, però era giunta l'ora di tornare e di affrontare il secondo semestre del quarto anno e poi il quinto anno. 
Era la prova più dura probabilmente. Sapevo di non poter viaggiare per periodi lunghi,ma sapevo anche che dopo quel frangente di tempo, mi sarei buttata in un'avventura ancora più emozionante.

Tra il quarto e il quinto anno ho continuato a viaggiare : Budapest, Francoforte, sono ritornata in Irlanda, poi a Lisbona, Amsterdam, Praga, Monaco di Baviera, Innsbruck.

Lisbona, Portugal.


Lisbona ha rappresentato il mio primissimo viaggio completamente da sola (senza alcuna agenzia). Sono partita per la bellissima capitale portoghese e ho conosciuto Sara, una ragazza felice, positiva, che mi ha ospitato a casa sua e che tutt'oggi è una mia carissima amica. 
E questa è una delle ragioni per cui amo viaggiare.
Grazie a Sara, ho scoperto un paese magnifico, che tutt'ora è uno dei miei paesi europei preferiti in assoluto!


Amsterdam, The Netherlands. (Gennaio 2016)


Tra tutti questi viaggi magnifici, ne ricordo uno che più che un viaggio è stata un'avventura (che tra l'altro è stato proprio un anno fa!). Si tratta proprio del viaggio a Monaco di Baviera con Simone, il mio migliore amico.


Munich. (Maggio 2016)


Monaco ha rappresentato un weekend magnifico. E' stato il momento in cui l'uno per l'altro, ci siamo trasformati non soltanto in migliori amici, bensì in compagni di viaggio e d'avventura. Se ripenso a tutte le situazioni vissute a Monaco, mi sembra ieri. In realtà è passato un anno. Ma forse è proprio questa la cosa bella dei viaggi : il fatto di sentirsi ancora lì, anche se sei tornato da tempo.

Dopo tutte queste tappe e finita la maturità, come già sapete, ho deciso di prendere un gap year, partendo per Valencia per sei mesi.
Dire che sia stata la scelta migliore della mia vita è dir poco. Sapete già quasi tutto su Valencia e non starò qui a dilungarmi troppo. 

Valencia mi ha insegnato a sorridere sempre, ad essere sempre gentile con gli altri e a credere sempre di più in me stessa, perchè come vedete, i sogni si avverano. Bisogna solo volerlo e lottare per vederli crescere pian piano.

Durante l'esperienza valenciana, ho avuto modo di visitare altre tre città : Barcellona, Copenaghen e Porto.

Per la seconda volta, ho deciso di partire completamente da sola e andare alla scoperta di Copenaghen. Questa volta non c'era una persona locale che mi guidasse, come nel caso di Lisbona, con Sara, ma ho deciso di farmi guidare da me stessa. Ho preso una mappa, staccato il 3g dal cellulare e mi sono immersa tra le strade di Copenaghen. 
In quel momento, mi sono sentita immensamente libera ed indipendente.
Ed è per questo che credo che tutte le donne dovrebbero fare almeno una volta nella loro vita un viaggio da sole.
Imparerete a bastarvi e scoprirete quanto siete indipendenti.


Copenaghen, Denmark. (Settembre 2016)


Infine, il resto della storia lo sapete già.
Adesso mi godo gli ultimi mesi di viaggio che mi rimangono. Di recente, ho fatto un giro in Est Europa con Simone ed è stata un'avventura unica.

Viaggiare mi ha cambiato la vita.

Io non sono più la persona di un tempo, o forse non si tratta più dello stesso io interiore.




 Buon viaggio a voi sognatori,
 buttatevi come ho fatto io 
 e sappiate che non è mai troppo tardi                                                                                                                       per  iniziare  a                                                                                                                                           vivere la vita che volete e iniziare a                                                                                                             viaggiare.



                                                   



















Sunday, April 23, 2017

7 cose che ho imparato viaggiando!

Ciao a tutti cari lettori! :)
Oggi, finalmente, ritorno con un nuovo post in cui voglio condividere con voi sette cose che ho imparato viaggiando durante gli ultimi anni.
Spero vi piaccia e ovviamente, fatemi sapere sotto con un commento, quali sono le cose che avete appreso voi viaggiando!





1. Chiunque può viaggiare.

La prima cosa che ho appreso durante questi quattro anni viaggiando da sola ed in compagnia è che tutti possono viaggiare. Durante i miei viaggi, ho avuto modo di conoscere persone di tutti i paesi possibili, età e condizione economica che viaggiavano e lo facevano per il puro interesse di viaggiare,crescere e scoprire.
Il viaggio non discrimina nessuno e questa è la prima lezione.


2. Viaggiare non è costoso come si pensa.

Molto spesso conosco gente che non viaggia perchè "viaggiare è costoso". Se prima viaggiare era per i ricchi, oggi è per tutti e ne sono la prova le tantissime compagnie aeree low cost, gli ostelli, gli airbnb e i tantissimi mezzi di trasporto che ormai abbiamo a disposizione.
Chi è che non ha mai acquistato un volo a soli 10 Euro o una notte in ostello a 15? Io si e addirittura ho anche aquistato una notte in un Airbnb a Barcellona a 4,60 Euro.




3. Viaggiare ti fa capire chi sei e cosa vuoi.

Molti non mi crederanno ma un viaggio può cambiarti la vita e può aprirti mille orizzonti mai conosciuti prima. Viaggiare, infatti, ti fa capire chi sei e cosa vuoi più di ogni altra cosa al mondo. Come? Semplice. Confrontandoti con persone di altri luoghi scoprirai quante cose esistono al mondo di cui probabilmente non avevi mai sentito parlare e tra queste, molto probabilmente, scoprirai una tua nuova passione, una nuova idea che solo grazie a quel viaggio, poi, riuscirai a mettere in atto.

4. Viaggiare ti rende umile ed aperto.

Viaggiare (non farsi una vacanza) ti renderà una persona umile, modesta e coi piedi ben fissi per terra. Viaggiare, confrontarti con altre persone e conoscere nuove culture ti farà allontanare dalle mentalità chiuse e banali e ti aprirà un mondo intero. Viaggiare rende tolleranti e persone aperte a tutti gli argomenti possibili.




5. Viaggiare rende felici.

Se dovessi descrivere la ricetta della felicità la descriverei in una parola : il viaggio. Viaggiare rende felici, positivi,allegri e con tanta voglia di vivere ogni attimo che la vita ci offre. Inoltre, viaggiare ti fa capire quanto è breve la vita e quanto è importante godersela attimo dopo attimo. 


6. Viaggiare è la miglior cura possibile al razzismo e al sessimo.

Viaggiare cura il razzismo e il sessismo. Probabilmente la tua prima volta in Arabia Saudita ti spaventerà, non sai come comportarti e soprattutto non sai cosa aspettarti dalla gente locale eppure una volta lì, ti rendi conto di quanto la gente sia uguale dovunque tu vada. Siamo tutti uguali, ma questo non lo si impara facilmente. Lo si impara viaggiando, conoscendo persone di altri luoghi, parlando con loro e ascoltando le loro storie.





7. Il tempo non è mai troppo poco.


L'ultima cosa che ho appreso viaggiando è che il tempo non è mai troppo poco. Mi sono resa conto che qualsiasi quantità di tempo è sufficiente per scoprire un posto, assaporarlo e godertelo al meglio. Ho capito che viaggiare anche solo per due giorni equivale a crescere e che non importa che siano solo due giorni. Basteranno per vedere tutto e per apprendere più di quanto non faremmo seduti sulla nostra comoda poltrona di casa.


Viaggiate. Scoprite. Riscopritevi. E ritornate a viaggiare.


















Thursday, April 6, 2017

DamisTOUR!

Ciao cari lettori,
eccomi tornata dal DamisTour, il giro in Europa dell'Est che ho fatto con il mio migliore amico, Simone.
Dire che sia stata un'avventura magnifica è dir poco. Oltre ad essere stato un viaggio unico nel suo genere, è stata una crescita e una scoperta continua.
Come già, avevo annunciato qualche articolo fa, le nostre tappe sono state : Londra, Amburgo, Berlino, Riga, Vilnius, Kiev ed infine Baku, capitale dell'Azerbaijan.
Ci siamo fermati in quasi tutte le città in media due giorni e la città che c'è piaciuta meno tra tutte è stata la nostra seconda tappa, Amburgo.


London


Quelle che più di tutte invece ci hanno stupito sono state Kiev e Baku, due città così diverse, ma così affascinanti e caratterizzate da culture che mai prima d'ora avevamo avuto modo di scoprire.
Devo dire, che anche Berlino l'ho adorata e credo che sia uno dei posti in cui ho tanto desiderio di trasferirmi un giorno. L'ho apprezzata tanto grazie al suo contrasto tra architettura moderna e quella tipicamente tedesca, il suo essere "alternativa", i suoi quartieri hipster, la sua musica, il suo essere ospitale con la sua popolazione che viene da ogni angolo del mondo.
Berlino è una città giovane e a parer mio, è una di quelle città che non si può non amare.


Berlin


Molto carine anche Riga e Vilnius, sicuramente molto più piccole rispetto a tutte le altre città che abbiamo visitato. Piene di locali, bar, pub dove passare delle serate in compagnia di una birra ed un gruppo d'amici. Sono città piene di studenti Erasmus e non. Riga è sicuramente meno sovietica rispetto a Vilnius, è una città moderna che può competere con tantissime altre città europee, viste come più "evolute". Vilnius invece, ha un'architettura differente, per certi versi i suoi palazzi sembrano italiani. Ha uno stile barocco ed è molto più vecchia e meno moderna di Riga, ma non per questo meno bella. Tra le due, personalmente, ho amato ancora di più Vilnius.



Vilnius


Riga



Per quanto riguarda Londra, la nostra prima tappa, è inutile parlarne. Lo sappiamo tutti, Londra è Londra e ci sono poche città che possono competere con lei. C'ero già stata, 7 anni fa e l'ho ritrovata sempre bellissima ma cambiata tanto. Molto più moderna con enormi palazzi. Inutile dire che Londra mi piaccia. E' vero che non potrei mai viverci, ma è davvero una meraviglia.

London

Ma passiamo, alle città che di più mi hanno stupita durante questo tour : Kiev e Baku, due destinazioni insolite ma tutte da scoprire giorno dopo giorno.
La cosa che più ho amato di questo tour è stato il fatto di aver visitato dei luoghi non particolarmente turistici. Il fatto di esserci immersi quasi completamente nelle culture di tutte le città visitate è stato qualcosa che mi rimarrà per sempre.

Kiev l'abbiamo definita come "un'anteprima di ciò che ci aspetterà in Russia", quando andremo, e come ciò che non ti aspetti in un viaggio. Una città molto sovietica con la metropolitana più profonda al mondo, chiese maestose dorate da tutte le parti e ottimo cibo.

Baku è stata una rivelazione. Sicuramente la meno turistica di tutte ma bellissima. Araba al punto giusto, turca in alcuni suoi lati e moderna.
E' una città che stupisce, indubbiamente. Fin quando non sei lì, non ci credi. Non realizzi di essere davvero in Azerbaijan, di conoscere una cultura così sconosciuta a tutti.
Gli azeri, inoltre, sono davvero delle persone magnifiche. E' raro che vedano dei turisti in città e quando li vedono fanno di tutto per aiutarli, anche se voi non lo chiedete.




Kiev




Baku


Siamo partiti con due valigie mezze vuote, preparate di fretta, di cui una rotta durante il tragitto e siamo tornati con tantissime nuove esperienze di vita. Siamo cresciuti durante questo viaggio, abbiamo capito che gli stereotipi sono solo degli stereotipi, e rimangono tali. Abbiamo capito che non è vero ciò che si dice su questa parte di mondo. Che non è vero che l'est è così pericoloso, povero così come viene descritto. Abbiamo imparato a conoscere le culture locali, le cucine di questi paesi, i luoghi e le loro usanze, prima di giudicarle.
Abbiamo scoperto quanto è affascinante questa parte di mondo, spesso dimenticata da tutti e sono contenta di averlo vissuto, scoperto, sperimentato in prima persona.



Spero che l'articolo vi sia piaciuto,

Stay tuned <3

Giuls.


Thursday, January 19, 2017

c o p h e n a g h e n | cosa fare e cosa vedere

Ciao a tutti cari lettori! Eccomi qui, come promesso, con un nuovo post su una delle città che ho visitato tra settembre ed ottobre 2016. Una di queste è stata Copenaghen, una città che mi è piaciuta tantissimo e che trovo valga davvero la pena visitarla una volta nella vita!



Io sono partita l'ultimo week-end di settembre e devo dire che ho trovato un clima ottimo. Il periodo, infatti, che vi consiglio per visitare Copenaghen è sicuramente quello tra fine agosto-tutto settembre oppure in primavera.
E' stato un solo trip. Sono partita da sola per la seconda volta  e ho alloggiato in un ostello carinissimo che vi consiglio che si chiama Copenaghen Downtown Hostel dove ho conosciuto un sacco di persone. La cosa bella di quest'ostello è che ha un bar molto grande che è pieno di gente tutte le sere, quindi se viaggiate da soli, ma anche in compagnia, è un ottimo modo per conoscere altri viaggiatori!

Ciò che mi ha colpito di Copenaghen - caratteristica propria delle città scandinave - è la tranquillità e il senso di serenità che hai quando passeggi per le strade. Ed è per questo che la consiglio a tutti coloro che si avventurano in un solo trip perchè è assolutamente un'opzione valida se siete alla ricerca di una città sicura per viaggiare da soli. Ovviamente è anche vero, che in nessun luogo si può essere sicuri al 100% ma a Copenaghen c'è un alta percentuale di sicurezza.

Ho deciso, inoltre, di inserire su questo post i luoghi da non perdere nella splendida capitale danese!

1) Nyhavn.


Nyhavn è l'antico porto di Copenaghen ed è un must per chi visita Copenaghen. E' veramente una parte bellissima della città - in pieno centro - e con tantissime caffetterie, bar e ristoranti che non sono altro che tutte quelle casette colorate lungo i vari canali.


2) La sirenetta.


La Sirenetta è il simbolo di Copenaghen. E' una statua che si trova in mezzo all'acqua. Devo dire, che non mi ha colpito così tanto in sè, ma ciò che mi ha colpito, è stato indubbiamente tutto ciò che c'è intorno : il mare e tantissimo verde. Mozzafiato! Sembrava di ritrovarsi in un luogo magico dove pace e serenità erano le parole d'ordine.



3) Strøget.


Si tratta della via dello shopping e delle caffetterie/ristoranti più in della città. Una zona molto carina, dove c'è un sacco di gente che passeggia e fa compere in vari negozi della città. Tra l'altro, se decidete di soggiornare al Copenaghen Downtown Hostel sarete giusto a due strade da lì.


4) Christiania.


Questa la conoscerete tutti! Ebbene si, si tratta di Christiania, ormai dichiarata città libera dentro la città di Copenaghen. Si tratta di una "little Amsterdam" dove tutto è legale. Ci sono tantissimi graffiti e luoghi suggestivi che vi consiglio vivamente di visitare! Ne vale la pena!

5) I giardini di Tivoli.


Qui, io purtroppo non sono stata perchè non ho avuto abbastanza tempo. Si tratta di un parco divertimenti molto suggestivo. Mi hanno detto, che vale davvero la pena passare un pomeriggio o un'intera serata lì! 


E dopo i 5 luoghi da visitare assolutamente a Copenaghen, volevo darvi delle informazioni utili se volete viaggiare lì.

Se siete alla ricerca di una destinazione economica, Copenaghen purtroppo non lo è. Vi dico solo, che un panino al ristorante costa 18euro minimo, quindi da qui fatevi due conti, ahah. 

E soprattutto, considerate il freddo. Essendo una città scandinava, le temperature possono essere molto alte, per questo vi consiglio di andare lì in primavera o a fine agosto-settembre in modo tale da godervela col sole che è uno spettacolo.


E questo, per oggi è tutto. Spero vi sia stata utile questa mini-guida su Copenaghen. Se avete consigli/opinioni, scrivete tutto qui sotto nei commenti!



Alla prossima,

Stay tuned <3











Friday, December 23, 2016

Hasta pronto, Valencia.

Non avrei mai immaginato che lasciare questo posto sarebbe stato così difficile. Un'amarezza mista a un senso di nostalgia. Il momento in cui ti rendi conto che devi lasciare il posto che per sei mesi hai chiamato ogni singolo giorno 'casa'.
Forse é piú difficile di quanto pensassi spiegare cos'é 'casa'. Negli ultimi anni, non ho piú avuto una luogo fisso e delle volte avrei voluto semplicemente un solo posto da chiamare casa, poi però, col tempo ho realizzato quanto é bello avere tanti posti da poter chiamare "casa", luoghi dove sai di poter tornare anche dopo mesi, anni perché rimangono loro, indiscutibilmente.
Oggi non so quante emozioni ho dentro lo stomaco, la testa e il cuore. Stanno frullando tutte a velocitá e ritmi differenti - mi sento un magone nello stomaco e allo stesso tempo, però, sento una felicitá e un orgoglio di aver vissuto anche quest'altra esperienza e essermi riscoperta, ancora una volta.
Non so quando tutto questo sia iniziato, non so perché ho deciso che la mia vita prendesse questa piega di viaggi ed incertezze eppure vivere in un posto differente ti cambia inevitabilmente.
In questi sei mesi, ho visto una persona che é cambiata, che si é migliorata, che ha accettato di cambiare tanti lati di se - e non me l'aspettavo.
Non pensavo fosse possibile cambiare cosí rapidamente - tutto d'un fiato - eppure si. Io non sono piú la stessa, o forse non si tratta piú dello stesso io interiore.
Potrei scrivere pagine su quest'avventura valenciana. Piú di un migliaio. Ma mi limito a scrivere questo.
E ringrazio tutti coloro che mi sono stati accanto, chi quando ho avuto dei momenti no era lí a prepararmi una torta, chi mi ha scelta come compagna d'avventura, chi mi ha insegnato tanto - rendendomi una persona migliore, chi ha deciso di passare le sue notti piú belle con me in compagnia di due birre e di mille storie di viaggi.
Non so se Valencia sia il mio posto nel mondo ma oggi posso affermare, che era il posto giusto.
Adesso ti saluto - mia Valencia - sappi che tornerò presto col cuore di gioia - a vivere altre mille avventure.
🌻



Thursday, November 17, 2016

Perchè prendersi un gap year?

Ciao a tutti, cari lettori!

Eccoci qui con un nuovo argomento a cui tengo davvero tanto e di cui voglio parlare con voi!
Come avrete capito dal titolo oggi parleremo di "gap year" o detto anche più comunemente, anno sabbatico. La parola gap year è la parola che io normalmente utilizzo per descrivere l'anno che io sto vivendo attualmente, probabilmente perchè negli ultimi anni l'accezione che è stata data alla parola "anno sabbatico" è stata fortemente negativa e criticata dalla maggior parte degli italiani.
Ricordo ancora quando ho iniziato a dire a qualcuno che avessi intenzione di prendermi un anno sabbatico e la gente ha iniziato a giudicarmi e a ripetermi di iniziare subito l'università perchè altrimenti, dopo un anno senza studio, non sarei stata in grado di ricominciare a studiare.
Questo è uno dei topici sull'anno sabatico, per questo, oggi, volevo partire un po' dal principio e dunque spiegare bene cos'è davvero l'anno sabbatico o gap year e perchè, a parer mio, è una magnifica opportunità che spesso non prendiamo in considerazione.





L'anno sabbatico è un anno che viene, in genere, preso dopo l'ultimo anno di liceo prima di iniziare l'università o a cavallo tra la laurea triennale e la laurea specialistica/master.
Si tratta di un anno in cui normalmente la gente viaggia, o fa dei corsi accademici, impara lingue, vive in altri paesi, o fa programmi di volontariato.
Il gap year è un'abitudine molto comune soprattutto tra gli studenti del nord Europa. Io ho vari amici danesi, tedeschi, olandesi, che hanno preso ben 2 anni sabbatici nella loro vita, che grazie alle loro storie mi hanno fatto rendere conto di quanto possa essere importante prenderne anche solo uno nel corso dei propri studi.

Quello che noi italiani - purtroppo non capiamo - è che l'anno sabbatico non è l'anno che decidiamo di passare a casa buttati sul divano senza fare nulla perchè non vogliamo nè andare all'università nè lavorare, bensì si tratta di una scelta pensata e assolutamente consapevole che prendiamo nel momento in cui sentiamo la voglia, la necessità e il desiderio di conoscere altri posti nel mondo, altre persone e soprattutto schiarirci le idee su cosa vogliamo fare una volta terminato il nostro periodo all'estero.

Nel mio caso - per esempio - dopo il liceo, pur sapendo più o meno cosa mi sarebbe piaciuto studiare subito dopo, continuavo ad avere mille idee, mille pensieri in testa. Perchè, in fondo un diciottenne cosa ne sa della vita? Come fa a scegliere davvero la facoltà giusta?
Che lo vogliamo o no, è una scelta difficile. O, per lo meno, per me lo è stata e tanto, perchè in ballo c'è la propria carriera, il proprio futuro e si tratta di una scelta molto importante che non bisogna fare solamente con la testa, ma a parer mio deve essere fatta col cuore, seguendo sempre le nostre passioni.
Dunque, ritornando alla mia esperienza, io ho deciso di prendere un anno sabbatico perchè avevo voglia di crescere, di scoprire, di confrontarmi con nuove culture e chiaramente capire cosa davvero volevo da me stessa, dal mio futuro, dalla mia vita.
Nonostante, ancora la mia riflessione non è giunta al termine, vi dico che a 6 mesi dalla mia partenza, il gap year funziona assolutamente se volete prendere una scelta sul vostro futuro accademico.
.
Non c'è inoltre un posto esatto dove fare il gap year o le persone giuste con cui viverlo. Io sono partita da sola, con un passaporto e una valigia piena di incertezze, di paure, di "non so cosa accadrà nella mia vita" in quest'anno - ed è probabilmente questa la cosa più affascinante dell'esperienza.
Io vi consiglio di costruirvi un piano. Conosco gente che ha deciso di fare il giro del mondo, altri che hanno deciso di girare per l'Asia per 6 mesi facendo volontariato, altri ancora che hanno deciso di apprendere lingue all'estero, proprio come me.

Nel mio caso, io avevo deciso semplicemente di trasferirmi in Spagna per sei mesi, dopodiche non sapevo cosa sarebbe successo, fino a quando un giorno, dato il mio forte interesse nei confronti della lingua tedesca, ho deciso di dedicare i miei altri 6 mesi di gap year ad imparare il tedesco e a vivere la cultura e le tradizioni di un paese che mi ha sempre affascinato. Infatti dopo la mia bella Valencia, il giorno dopo del mio diciannovesimo compleanno partirò per Francoforte.

Si tratta di un'esperienza forte. Un'esperienza che non è per tutti, così come l'anno/il semestre all'estero durante il quarto anno di liceo. E' un'esperienza in cui al centro ci sei tu e solo tu. Ci sei tu, che devi imparare a vivere, soprattutto nel caso in cui decidiate di partire dopo il quinto anno di liceo. Tu che, con occhi nuovi, guardi il mondo e cresci giorno dopo giorno.
Oggi, a quasi 6 mesi del mio gap year, io mi sento cresciuta, mi sento una persona differente, per certi versi migliore. In questo periodo in Spagna, ho avuto modo di confrontarmi con persone che mi hanno dato davvero tanto, che mi hanno aperto un mondo di fronte a me.
Per questo motivo, non so davvero quante emozioni ancora vivrò durante i restanti mesi, ma la cosa mi elettrizza, mi rende davvero contenta di aver fatto questa scelta di vita. Una scelta forte, che non è da tutti, forse folle per alcuni, non capita, ma assolutamente formativa. Un altro paese ti cambia, e una volta tornato devi fare i conti, con il fatto che non sarai mai più la persona di prima.

Una volta tornato, però, ritornerai con le idee più chiare e un bagaglio di esperienze, un bagaglio di vita che tante altre persone non hanno. Parlerai una, o forse addirittura due nuove lingue e ti sentirai, senza dubbio, soddisfatto di quell'anno per cui all'inizio, nessuno aveva capito le ragioni per cui avevi deciso di farlo.



Stay tuned,
Giuls <3







Friday, November 11, 2016

I trucchi per imparare una lingua.

Ciao a tutti, cari lettori! :)

Oggi ho deciso di scrivere un articolo riguardo i trucchi per imparare davvero bene una lingua. Ovviamente, si tratta dei metodi che ho usato io per imparare le due lingue che parlo e che userò anche nel futuro nel momento in cui mi troverò di fronte ad una nuova lingua.
Spero vi possano essere d'aiuto ed ovviamente, se avete dei trucchi anche voi, mi piacerebbe tantissimi conoscerne degli altri!


1) Imparare la grammatica progressivamente.

Sembrerà banale, ma è così : se non imparate la grammatica della lingua a cui siete interessati, non potrete mai parlare una lingua correttamente. Imparatela però, progressivamente. Questo significa che bisogna apprenderla poco a poco, senza correre, iniziando da un livello A1 fino a raggiungere il B2/ C1.
Per imparare la grammatica di una lingua io vi consiglio vivamente di iscrivervi ad un corso di lingua nella vostra città, o in un paese dove si parla la lingua in questione o online, dove avrete la possibilità anche di fare anche esercizi e conversazione, nel caso di un corso presenziale. Se invece volete imparare una lingua da autodidatti, acquistate dei libri di lingua divisi ognuno per livelli con i rispettivi esercizi.


2) Scaricate l'applicazione "Tandem".

L'applicazione Tandem è un'app ottima per poter migliorare la parte scritta/orale di una lingua. Io l'ho scaricata circa due anni fa e mi sono resa conto che con lo spagnolo, in particolar modo, mi è stata davvero d'aiuto. L'applicazione consiste in un "tandem", quindi uno scambio di lingue con madrelingua o con persone che parlano la lingua che tu stai imparando. Inoltre, puoi anche aiutare tu stesso persone che stanno imparando l'italiano o un'altra lingua di cui hai padronanza.
Io ho iniziato ad utilizzarla più frequentemente qualche mese prima di partire per Valencia e ho avuto modo di imparare tantissime cose che mi sono state utilissime, una volta arrivata lì. Adesso continuo ad usarla ed è sempre una buona opportunità per imparare nuovi modi di dire/abituarsi a nuovi accenti e così via. Straconsigliata soprattutto per iniziare!

3) Guardare film, cartoni, video su Youtube e serie tv in lingua.

Altro consiglio che volevo darvi, è quello di iniziare a guardare film/cartoni/serie tv e video su Youtube in lingua.
Vi consiglio di guardare film/serie tv e video quando già avete acquisito per lo meno un livello B1, mentre i cartoni vanno benissimo per i livelli A1 e A2!


4) Guardare video di grammatica su Youtube.

Vi consiglio di guardare lezioni di grammatica online su Youtube soprattutto se apprendete una lingua da autodidatti. Saranno delle lezioni che vi aiuteranno tantissimo ad abituarvi alla pronuncia!

5) Viaggiate!

Questo è il consiglio per eccellenza. Che non abbiate alcuna base o che l'abbiate già ben consolidata, vi consiglio vivamente di viaggiare al paese dove si parla la lingua a cui siete interessati. Vi assicuro che sarà l'esperienza migliore che potrete fare ed in particolar modo, impararete moltissimo! Se siete principianti assoluti, una volta arrivati sul luogo, vi consiglio di frequentare un corso di lingua che possa darvi le basi.


6) Leggete libri in lingua/blog su Internet.

Arrivati ad un livello già B1 vi consiglio vivamente di leggere libri o blog. Io sono un'amante dei blog di viaggio, come penso già sappiate, e per questo motivo leggo sempre i blog di viaggiatori sudmaericani per imparare tanto vocabolario sui viaggi ed in particolar modo espressioni e modi di dire.
Se state imparando lo spagnolo, vi consiglio vivamente di leggere il blog  e vedere i video di : Alan por el mundo.


7) Fatevi amici che parlano la lingua che state studiando e frequentate Tandem!

Questa è una delle parti più importanti, Fatevi amici che parlano la lingua che state studiando, magari ragazzi Erasmus/Au Pair o gente che vive semplicemente in Italia. Potete trovare tantissimi ragazzi tramite i gruppi Erasmus(i gruppi ESN) e Couchsurfing! Inoltre, frequentate Tandem/Scambi di lingua se ce ne sono nella vostra città. Sarà un bel modo per conoscere gente e praticare le lingue!


8) Tenete un quadernetto dove appuntate le parole nuove.

Quando sentite una parola/un verbo/una frase/un'espressione nuova, non fate in modo di dimenticarla dopo cinque minuti, piuttosto scrivetela tra le note del cellulare e poi riscrivete tutte le frasi/parole su un quadernetto e studiatele ogni giorno! Fidatevi. Farà la differenza!

9) Quando non riuscite a memorizzare una parola...

Scomponetela in più parti, e se ha un suono simile ad una parola italiana o di un'altra lingua che conoscete, ricollegatela a quella parola e non la dimenticherete più!

10) Ricordatevi di ripetere sempre il vocabolario.

Il mio metodo è quello di studiare per circa 1 ora/1 e mezza il vocabolario del giorno. Ripeterlo l'indomani e ripeterlo poi dopo una settimana e così via.


Spero di esservi stata d'aiuto,

Stay tuned,

Giuls.